“Per quanto riguarda il dominio spaziale, riscontriamo una vera e propria competizione globale che fa presagire anche possibili conflitti cinetici e che vede protagonisti attori privati e istituzionali, con un incremento dei rischi correlati alle crescenti minacce ‘dallo spazio, verso lo spazio e nello spazio”’. E’ quanto si legge nel Concetto Strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. “Se, fino a qualche anno fa, tale ambiente era considerato un abilitante dei domini classici, grazie alla presenza di sistemi in grado di fornire servizi vitali a supporto delle operazioni militari, oggi è divenuto un dominio operativo a tutti gli effetti – prosegue – Ciò impone di dotarsi di nuove capacità per assicurare, con visione unitaria, la protezione dei sistemi satellitari militari nazionali e di quelli civili in ambito europeo e NATO“. Nel documento si sottolinea anche che il “dominio cibernetico ha assunto rilevanza strategica nello scenario nazionale e internazionale. La salvaguardia della sicurezza delle reti militari rientra nei compiti istituzionali della Difesa che, al tempo stesso, coopera con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale sul piano delle azioni di tutela del ‘Sistema Paese‘ e con i Servizi di Informazione per l’attuazione delle misure intelligence di contrasto nel settore cibernetico”. “Nell’ambito di un’azione coordinata con tali enti, sarà importante acquisire la capacità di condurre l’intera gamma delle operazioni cyber, dedicando le necessarie risorse e sviluppando le capacità operative richieste, anche attraverso il coinvolgimento del mondo accademico e del comparto industriale nazionale”, si prosegue.