Apprezzare in prima persona l’impegno dell’Italia all’interno della Coalizione globale contro lo Stato islamico ed il sostegno fornito nell’ambito della Missione Nato in Iraq (Nmi): e’ stato questo l’obiettivo della visita alla base militare aerea di Ain al Asad dell’ambasciatore d’Italia in Iraq, Maurizio Greganti, e del comandante della Missione Nato in Iraq, generale Giovanni Maria Iannucci. Lo riferisce una nota dell’ambasciata d’Italia a Baghdad. Ad accompagnare la delegazione era presente anche l’addetto alla Difesa dell’ambasciata d’Italia, colonnello Luigi Sambin. Durante la visita, l’ambasciatore Greganti ha incontrato il tenente colonello Mirco Drudi e i militari italiani presenti presso la base di Ain al Asad del distaccamento dell’Air Task Group “Griffon” di Erbil, reparto elicotteristico altamente specializzato dell’aviazione dell’Esercito italiano.
L’ambasciatore e’ stato informato sui servizi di difesa e sicurezza della base nel contrasto alla minaccia terroristica oltre alle varie capacita’ tattiche e operative gestite dal personale italiano. In particolare, la componente elicotteri schierata ad Ain al Asad fornisce capacita’ di trasporto a favore sia delle componenti dell’operazione “Inherent Resolve” che della missione Nmi, grazie agli elicotteri NH90, macchine tra le piu’ tecnologicamente avanzate al mondo.
“Sono colpito dalla complessita’ delle operazioni che il nostro personale si trova a svolgere da questa base” – ha dichiarato l’ambasciatore – “e ancora di piu’ dal fatto che, grazie alla loro efficienza e al loro livello di integrazione, appaiano meccanismi intrinsecamente fluidi e semplici. Dinamiche complesse in una macchina pressoche’ perfetta: l’essenziale per agire con efficacia e tempestivita’ di fronte a una minaccia sempre imprevedibile come quella del terrorismo”.