Le trattative con le 21 sigle sindacali riconosciute dai decreti del ministro Zangrillo
Dopo la firma, da parte del ministro Zangrillo, dei due decreti che individuano le associazioni sindacali rappresentative del personale delle FFAA, le trattative per il rinnovo dei contratti del comparto Difesa vedranno impegnate proprio le 21 sigle sindacali.
Per gli aumenti in busta paga per Carabinieri, Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Guardia di finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del fuoco, nella Legge di Bilancio 2024 il governo ha stanziato 1,5 miliardi.
Una somma che permetterà di garantire aumenti medi di quasi il 6% (per la precisione 5,8%). Tradotto, parliamo di una media di poco meno di 190 euro lordi al mese.
Vediamo quali saranno gli aumenti per i singoli corpi (che noi di Difesa Magazine avevamo già riportato un mese fa qui).
- Polizia di Stato +188€;
- Polizia Penitenziaria +179€;
- Vigili del fuoco +173;
- Arma dei Carabinieri +189€;
- Marina Militare +189€;
- Aeronautica Militare +192€;
- Esercito Italiano +172€;
- Guardia di Finanza +194€
Come detto, i due provvedimenti firmati nei giorni scorsi dal ministro Paolo Zangrillo individuano 21 sigle sindacali del comparto Difesa.
Le sigle sono le seguenti: Itamil, Siamo Ei, Aspmi, Lrm, Usmia e Sam per quanto riguarda l’Esercito.
Sinam, Sim Mm e Usmia per la Marina Militare. Amus Am, Usami Am, Siam e Siulm per l’Aeronautica Militare.
Sim Cc, Usic, Psc Assieme, Unarma, Nsc, Siul Cc, Usmia per l’Arma dei Carabinieri.
Usif, Cgs e Silf per la Guardia di Finanza.
Comparto Difesa, le 21 sigle al tavolo dei rinnovi: le cifre