Lavagna, entroterra del genovese, l’arresto di tre ragazzi romeni diventa virale; l’Arma Benemerita che piace: l’ideale sinergia informativa e operativa tra reparti che restituisce concreta sicurezza sul territorio.
Fermo indiziato delitto per tre uomini: la presenza dell’Arma si fa sentire
Giovedì scorso, tre uomini sono stati fermati dopo aver rapinato, coltelli in pugno, un negozio, all’interno di un centro commerciale nello spezzino, a Santo Stefano di Magra.
Il bottino erano degli smartphone di fascia alta
Subito dopo, i tre, datesi alla fuga, si sono fermati nel Tigullio, a Carasco, dove hanno colpito ancora, sempre in un negozio hi-tech.
Il tramite tra reati è sicuramente la vettura utilizzata, la quale, nel contempo, veniva indagata dal personale Arma di Santo Stefano di Magra, dove, il Comandante la Stazione, Mar. Francesco Marti, si rendeva fulcro di quel raccordo informativo e operativo che è necessario sul territorio.
Dallo sviluppo degli intestatari della vettura, alla comunicazione a sistema della targa, i tre fuggitivi sono costretti a percorrere strade interne e a non prendere subito l’autostrada.
I tre non si sentivano al sicuro ma ugualmente baldanzosi, al punto – come accennato – di compiere un altro colpo a Carasco.
L’intuizione di condividere la targa porta al rintraccio della vettura, una Bmw.
Un passaggio, quella della Bmw nera, che non rimane inosservato ai Carabinieri di Lavagna e della Compagnia di Chiavari, i quali sono in attesa del transito nei pressi del casello autostradale.
I tre fuggitivi saranno fermati, infatti, a pochi chilometri dallo svincolo, all’interno del parcheggio di un supermercato della catena Basko, a San Salvatore di Cogorno
Il video del fermo effettuato dall’Arma (e convalidato successivamente, infatti i tre sono ora associati al carcere “Marassi”), è stato girato dai presenti su quel piazzale, diventando subito virale sui social.
La successiva perquisizione al veicolo ha portato al sequestro di refurtiva tech per un valore di di oltre 20mila euro.