Natale è alle porte, l’attenzione viene rivolta ai regali e alla preparazione di un periodo da trascorrere con i propri cari, periodo ideale per truffe di vario tipo. L’arma benemerita sa essere presente.
L’Arma della gente, per la gente
In questi giorni la possibilità di incorrere in truffe è molto elevato.
La società tecnologica comporta determinate minacce, ma, invero, anche quelle tradizionali (se così possono definirsi) non sono certamente meno ficcanti, anzi.
La pervasività (odiosa) delle truffe “porta a porta” interessano i centri medio-piccoli, andando a preventivare, come possibili target, anziani o persone non autosufficienti.
Sovente, la truffa avviene per il tramite di un tesserino farlocco, ostentato, per attirare l’attenzione dell’incauto obiettivo, e anche per rassicurarlo, si pensi agli enti di disparati, dalle società telefoniche, a quelle dell’energia elettrica, coinvolgendo anche le forze dell’ordine.
Accanto al palesarsi rappresentando un ente, si aggiunge anche l’elemento emozionale, certamente dipende dalla sceneggiatura che il fantasioso criminale intende mettere a terra.
Esempio, purtroppo classico, è il recare un messaggio di un parente che non riesce a contattare l’ignara vittima, che, ovviamente, è in difficoltà e ha bisogno, proprio in quel momento, di denaro.
È quello che è accaduto, per esempio, a Oratino, piccolo comune prossimo Campobasso, dove la cooperazione tra le articolazioni dell’Arma, Stazione e Aliquota Operativa, ha portato all’arresto di un uomo, 33enne, che, fingendosi carabiniere, aveva richiesto del denaro a un’anziana.
Alla base della truffa vi era l’imponente necessità di denaro, da parte del nipote, nel frattempo trattenuto in stato di fermo in caserma.
Al solito, la capillarità della benerità, unita alla costante attività informativa prodotta dai Comandi Stazione dell’Arma porta a buoni risultati, certamente un pensiero va agli anziani, elementi della nostra società sempre da preservare.