Aumenti? Bene per il contratto in Gazzetta, ma ora?

Il documento, finalmente approvato è stato pubblicato in Gazzetta, molte sono le pagine, e non potrebbe essere differentemente, data l’importanza che lo stesso assume, ma, rimanendo “terra terra”, gli aumenti ci saranno? Certamente, ma …

Aumenti

Dalla Gazzetta allo statino: aumenti, di quanto?

Come già detto, sarebbe stata alta la possibilità dell’accredito a Maggio, considerando che le incombenze burocratiche sono state superate, tra approvazione Corte dei Conti, prim’ancora accordo con le sigle sindacali, e quindi pubblicazione definitiva.

La possibilità che si slitti a Giugno, quindi parimenti al FESI, è dovuta alle tempistiche di carattere tecnico, come meglio esplicitate, per esempio, dalle incombenze ex artt. 26 e 27 del DPR approvato: è necessario ricalcolare tutti i parametri – proprio a livello di singoli gestionali – specie in funzione dei prossimi pensionamenti.

Fatta salve eventuale emissione di un cedolino straordinario nel mese prossimo, ovviamente.

Tendenzialmente è assai improbabile, per qualunque rivista/forum/portale, “cucire su misura” a quanto ammonterà il netto alla mano (quindi complessivo rispetto agli aumenti) per ogni donna/uomo in uniforme, perché di fatto varie sono le indennità che accompagnano la vita di un militare.

Si pensi alle specializzazioni, da quelle spiccatamente militari, come esploratore/aviolancio, artificieri antisabotaggio, genio ferrovieri, a quelle tangenti alle indennità di rischio per le forze di polizia, come subacquei oppure operatori investigazioni scientifiche e cyber.

A questi si assomma l’anzianità di servizio, che poco ha a che vedere con quella di spallina, salvo riconsiderare quest’ultima con ottica di tempi di permanenza nel grado.

Precisazione necessaria, questa, perché spesso non si considera (a primo acchito) come la progressione di carriera non è uniforme per tutti.

Si pensi a un Maresciallo Ordinario divenuto tale dopo il corso triennale, con accesso da civile, e l’analogo grado ottenuto da un militare con percorso interno, che quindi è già (probabilmente, ma non è detto), in servizio permanente effettivo.

Analogo discorso potrebbe essere realizzato con il ruolo Ufficiali/Funzionari, a causa dei vari criteri di accesso verso quella carriera e, ai tempi in cui quegli stessi concorsi sono stati vinti.

Tendenzialmente, nell’intero comparto, si parla di una pletora di oltre 700.000 unità interessate.

Esempi concreti di aumenti (apprezzabili da giugno) possono essere i 122 euro (netti) per un Capitano, 120 per un Tenente e 118 per un Luogotenente.

Ancora, 111 euro per un Maresciallo ordinario e 107 per un Brigadiere Capo, poco più di 100 euro per un Appuntato.

E gli arretrati (capitolo a parte, rispetto agli aumenti) a quanto ammonterebbero?

Sommariamente a circa 1250 euro, al netto, per un Capitano, 118 per un Maresciallo Ordinario e meno di 1100 per un graduato.

Interessanti le misure sul welfare, che ora vedono una maggiore attenzione verso la licenza solidale, ma senza limitare il riposo del militare “cedente”.

La licenza cedibile deve essere pari, al massimo, all’eccedenza di 4 settimane, certamente differenziale rispetto all’orario di lavoro su cui impiegato.