Priorità nei processi, arresto in “flagranza differita”, ristori e sul piano della prevenzione rafforzamento dell’istituto dell’ammonimento e dell’utilizzo del braccialetto elettronico – con il carcere in caso di manomissione – infine la prescrizione della distanza non inferiore a 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima.
Questo prevede la bozza del ddl in 15 articoli che sarà presentato questo pomeriggio in Consiglio dei Ministri e che mira a potenziare le disposizioni del Codice rosso. In particolare, tra le misure si prevede la priorità nella trattazione dei processi.
Il pm valuta senza ritardo e comunque entro trenta giorni dall’iscrizione del nominativo della persona nel registro delle notizie di reato, la sussistenza dei presupposti di applicazione delle misure cautelari.
Il giudice, a sua volta, provvede con ordinanza da adottarsi entro il termine di 30 giorni.
Per quanto riguarda l’utilizzo del braccialetto elettronico, il ddl interviene modificando il codice di procedura penale: le parole “quando ne abbia accertato la disponibilità da parte della polizia giudiziaria” sono sostituite dalla dicitura “previo accertamento della relativa fattibilità tecnica da parte della polizia giudiziaria”; viene poi inoltre prevista la custodia cautelare in carcere in caso di manomissione.
Esteso anche l’arresto in flagranza differita, entro le quarantotto ore, nel caso in cui da documentazione video o foto emerga inequivocabilmente il fatto per i reati: violazione dei provvedimenti di allontanamento e maltrattamenti contro familiari o conviventi e stalking.
Previsto, infine, un capitolo sui ristori con una somma in danaro per la vittima o i suoi eredi, in caso di delitti commessi dal partner o dall’ex.