…ma non di un comando militare ma, probabilmente, dell’associazione più famosa d’Italia: l’ACI, in lizza era anche il figlio di Larussa.
Un nuovo Comando per il Generale
DEL SETTE ritorna alla vita pubblica, dopo aver concluso la sua carriera militare al vertice dell’Arma da galantuomo, e lasciandosi alle spalle vicissitudini giudiziarie, che non hanno adito ad alcun prosieguo, approda al comando di ACI.
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Si tratta di un incarico governativo temporaneo, fino a luglio 2025, un comando (diciamo una guida, ndr) che nasce dalla nomina reiterata di Damiani che, nel tempo, ha violato lo statuto ACI, venendo eletto alla guida per più mandati consecuti (2013-2016, 2017-2020, 2021-2024).
Quindi, Il decreto di nomina, firmato dal ministro per lo Sport Andrea Abodi e controfirmato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, assegna a DEL SETTE «poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione» con l’obiettivo di garantire la continuità dell’ente fino all’insediamento del nuovo presidente e degli organi collegiali. L’assemblea per la nomina dei nuovi vertici è fissata per il 9 luglio in prima e il 10 luglio in seconda convocazione.
Nel contempo, nell’augurare buon lavoro al Gen DEL SETTE, si ricorda il profilo pubblico di ACI:
L’Automobile Club d’Italia è un ente pubblico non economico, senza scopo di lucro, a natura associativa, che non grava sul bilancio dello Stato. L’Ente è la Federazione che riunisce 98 Automobile Club diffusi sul territorio e rappresenta l’automobilismo italiano presso la Fédération Internationale de l’Automobile – FIA e presso il CONI.Obiettivo dell’ACI è la tutela del diritto alla mobilità sostenibile e responsabile in Italia, basata sulla sicurezza, sul rispetto delle regole alla guida e come utenti della strada, sull’intermodalità e sulla piena accessibilità, fisica ed economica, dei trasporti.