Sassari, un assurdo caso di cronaca: un uomo satura di gas la propria abitazione per eliminare i carabinieri che sarebbero intervenuti subito dopo per un presunto femminicidio.
Uomo cova rabbia contro le FF.OO e tenta di fare una strage, nessun femminicidio

Una telefonata al 112, una voce maschile annuncia l’omicidio della propria moglie, le pattuglie vengono indirizzate all’indirizzo dichiarato, e fin qui – purtroppo – si potrebbe definire l’incipit di un caso di cronaca che abbiamo imparato a conoscere.
Al di sotto dell’appartamento era stato creato, nel tempo, una sorta di bunker, e chi ha attivato l’intervento delle forze dell’ordine stava attendendo in questo secondo locale.
L’appartamento era stato saturato di gas, la donna, la presunta compagna di chi era al telefono, in realtà aveva da tempo abbandonato quella casa, era quindi in salvo, ma da allora, quell’uomo, covava un rancore contro le uniforme, accusate di essere la vera causa di quella rottura.
Il 64enne era stato condannato infatti per maltrattamenti, aveva anche vilipeso una lapide commemorativa di uno dei carabinieri uccisi a Chilivani.
Quindi, nessun femminicidio, l’appartamento era vuoto, l’obiettivo era farlo saltare in aria e uccidere quanti soccorritori sarebbero intervenuti.
Fortunatamente si è arrivato all’arresto del malintenzionato senza problemi.