Settimana di passione e di soddisfazioni, si pensi alla firma del FESI, appena apposta, eppure torna in auge la querelle sul cuneo fiscale, mai venuta meno, a dire il vero, perché in attesa di riscontri, parola al SUM.
Il SUM interviene sul Cuneo fiscale

Il Sindacato Unico dei Militari ha recentemente espresso la propria preoccupazione riguardo al fatto che il cuneo fiscale non sia ancora stato inserito nelle buste paga dei militari, nonostante l’approvazione della legge di bilancio per il 2025.
La legge di bilancio prevede un taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, compresi i militari, con redditi fino a 40.000 euro. Tuttavia, sembra che questa misura non sia ancora stata applicata alle buste paga dei militari.
Il Sindacato Unico dei Militari chiede quindi alle autorità competenti di intervenire urgentemente per garantire l’applicazione di questa misura anche ai militari, in modo da garantire loro gli stessi diritti e benefici previsti per gli altri lavoratori dipendenti.
In particolare, la legge di bilancio prevede un’esenzione contributiva dal 4,8% fino al 7,1% sui redditi di lavoro dipendente compresi tra gli 8.500 e i 20.000 euro annui. Inoltre, per i redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro, è prevista una detrazione fiscale extra.
Il Sindacato Unico dei Militari sottolinea l’importanza di garantire ai militari gli stessi diritti e benefici previsti per gli altri lavoratori dipendenti, e chiede una risposta urgente dalle autorità competenti.