Il carico avrebbe fruttato al narcotraffico internazionale oltre 800 milioni di euro di incassi. 5 le persone arrestate. Mesi di attività investigativa con l’uso di tecnologie avanzate. Un grande lavoro di squadra che ha premiato il sacrificio degli agenti delle fiamme gialle. Straordinari
La droga era destinata a rifornire l’intero mercato nazionale e non solo. In azione i finanzieri del Comando provinciale di Palermo, i colleghi del Comando operativo aeronavale di Pratica di Mare (Roma) e del Reparto operativo aeronavale del capoluogo siciliano, sotto il coordinamento dei magistrati della Dda di Palermo. L’imbarcazione, un motopeschereccio partito dalle coste calabresi, è stata sequestrata e i componenti dell’equipaggio arrestati: un italiano, due tunisini, un francese e un albanese.
“Si tratta del più importante sequestro di cocaina mai effettuato in Italia e uno dei più rilevanti a livello mondiale: 5,3 tonnellate di droga che avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali profitti per oltre 850 milioni di euro”.
Lo dice Gianluca Angelini comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo.
“Il Canale di Sicilia si conferma crocevia dei traffici illeciti nonché una delle principali direttrici verso l’Europa dei flussi di coca provenienti dal Sud America. Per questo l’attenzione investigativa della Guardia di Finanza si mantiene molto alta in questo particolare teatro operativo, sfruttando appieno le potenzialità del dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale nell’esercizio delle funzioni di “polizia del mare” affidate in esclusiva al Corpo”.