Roma, la guardia giurata ora viene indagata per omicidio, tanti sono gli aspetti da indagare, procedono i carabinieri.
Roma, sulla Cassia uno sparo, una guardia giurata indagata e un morto
Non è l’inizio di un giallo ma l’epilogo di un fatto di cronaca della scorsa notte, nel quadrante nord della capitale.
La 62enne guardia giurata, in base a quanto ricostruito fino a ora, avrebbe esploso una serie di colpi e uno dei proiettili ha raggiunto alla testa uno dei ladri, un ragazzo di origini romene, che dopo diverse ore di agonia è morto.

Le indagini fino a ora vedono una ricostruzione parziale che comunque – a grandi linee – porrebbe la guardia giurata che, nel rincasare, avverte dei rumori provenire da appartamento accanto alla propria abitazione. Lì un gruppo di quattro persone, dopo aver bloccata la proprietaria dell’immobile, ed esservi penetrati attraverso il balcone, stava smurando una cassaforte.
La Guardia, affacciandosi, mette in fuga i ladri, nasce anche una colluttazione con alcuni di essi, anche nel cortile antistante, finché dalla pistola partono alcuni colpi all’indirizzo del gruppo, evidentemente in fuga, e un proiettile centra la testa di uno dei ladri.
Sicuramente, letta così, la situazione giudiziaria per la guardia giurata si aggrava, alla luce dei potenziali eccessi posti in essere, fondamentale sarà il sentire la proprietaria di casa, evidentemente in ostaggio del gruppo di ladri, per comprendere il contesto, quindi le risultanze balistiche, postume all’autopsia, le eventuali immagini delle videocamere, per comprendere l’evoluzione della criminodinamica.
Le condizioni dell’eccesso nell’utilizzo dell’arma, ovviamente sequestrata, sono sicuramente differenti da quelli che avevano visto protagonista il Maresciallo Masini, comandante della stazione carabinieri di Verucchio, protagonista di altro fatto di cronaca, perché la minaccia qui non era più incombente, motivo per cui l’attesa di talune risultanze è assolutamente necessaria.