Razzi sul Golan, escalation di Hezbollah?

Inutile ricordare che, con un approccio eurocentrico, i conflitti che destano più apprensione sono sicuramente l’Ucraina e Gaza. In entrambi i casi la possibilità di estensione è legata a casi fortuiti e occasionalità ricercate. Se per l’Ucraina, la NATO potrebbe avere un significato ambivalente (catalizzatore del conflitto ma anche deterrente per escalation) per Gaza vi sono solo dei catalizzatori di violenza: hezbollah, houthi, Iran, e trasversalmente l’universo jihadista.

Hezbollah, cosa succede?

Almeno 12 persone – con età compresa tra i 10 e i 20 anni, sono state uccise, molte altre (33, alle 19.30 ora italiana) sono rimaste ferite dopo un attacco missilistico che ha colpito un campo di calcio, a Majdal Shams, nelle alture del Golan, sotto il controllo di Isreaele.

Sicuramente questo è l’attacco più letale che ha subito Israele dall’inizio delle operazioni militari nella striscia di Gaza, contro Hamas.

Israele accusa Hezbollah, la formazione libanese nega responsabilità sul punto.

All’incirca verso le ore 17:00 (italiane), di ieri, un fitto lancio di razzi, dal sud del Libano, ha interessato il territorio israeliano, Hezbollah rivendica l’attacco alla base militare di Zaura.

Da subito, in funzione della gravità dell’attacco subito, il Primo ministro Netanyahu, a Washinghton, tiene consultazioni sul tema, al punto che corrispondenti di stampa cominciano a tracciare le fasi di una imminente escalation militare contro Hezbollah.

razzi sul golan escalation di hezbollah Difesa Magazine

Seguono dichiarazioni da ambo le parti.

Israele:

  1. Il ministro Katz: “Ci avviciniamo al momento di una guerra totale nel nord contro Hezbollah, reagiremo in modo sproporzionato”
  2. Il ministro della sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir: “Dall’8 ottobre dico che il nemico deve essere sconfitto. invito il primo ministro a convocare immediatamente il gabinetto: guerra al nord adesso!”
  3. Il ministro delle finanze, Bezalel Smotrich: “per la morte di bambini piccoli, Nasrallah dovrebbe pagare con la testa! Il Libano nel suo insieme deve pagarne il prezzo! La mia posizione riguardo ai passi necessari è nota. Il Primo ministro deve tornare immediatamente, è tempo di agire”.
  4. il ministro della difesa, Yoav Gallant:”piangiamo i ragazzi e le ragazze innocenti uccisi a Majdal Shams. Ci sono 150.000 drusi in Israele, così come milioni di ebrei e arabi israeliani. Viviamo fianco a fianco e soffriamo tutti a causa del terrore di Hezbollah. faremo in modo che Hezbollah, il rappresentante dell’Iran, paghi un prezzo per questa perdita.”
  5. Il leader politico Benny Gantz: “Quello che è successo qui è colpa di Hezbollah e responsabilità dello stato libanese. E se volete la pace in Libano è molto importante che questa cosa venga fermata. Non entrerò nel dettaglio di cosa faremo e come risponderemo, ma sono sicuro che questo evento non potrà passare senza una risposta significativa.”

Nella notte, mentre il volo di Netanyahu dagli USA viene anticipato, ed è fissato per le 15:00 (ora italiana) il gabinetto di guerra, sono segnalati vari raid compiuti dall’aeronautica Israeliana nel sud del Libano. Attacchi aerei anche nel sud di Gaza.

Hezbollah, come anticipato, ha negato alcuna responsabilità nell’attacco contro la comunità drusa nel Golan: “La resistenza islamica in Libano smentisce categoricamente le accuse riportate da alcuni media nemici e da varie piattaforme mediatiche in merito a Majdal Shams, e conferma che la resistenza islamica non ha alcun legame con l’incidente e smentisce categoricamente tutte le false accuse al riguardo”.

Il Governo libanese ha condannato l’attacco contro i civili, chiedendo un cessate il fuoco da ambo le parti.

Il Ministro degli esteri libanese, Abdallah Bou Habib, riferisce che gli USA hanno chiesto al Libano di porre un freno a Hezbollah e che di contro è stato richiesto a Washington di fare altrettanto con Isreale, per evitare il deflagrare di un conflitto regionale.

Lo stesso politico libanese si dice convinto della necessità di formare una commissione internazionale per investigare sull’origine dell’attacco che ha investito l’altura del Golan, anche collaborando con la missione UNIFIL. Considerando che, Daniel Hagari, portavoce delle forze armate israeliane dichiara: “Un razzo falaq-1 è caduto nel campo di calcio, è un razzo iraniano, fabbricato in Iran, un razzo con una testata di 50 kg di esplosivo. I reperti forensi sulla scena indicano questo razzo, il Falaq-1 è utilizzato solo dal gruppo terroristico hezbollah, che ha effettuato questo attacco da Chebaa.”

Crosetto: preoccupazione per escalation

” Da ieri sto seguendo e monitorando la situazione nel sud del Libano, in continuo contatto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Cavo Dragone, il Comandante operativo interforze, Gen. Figliuolo ed il Direttore dell’Aise, Gen. Caravelli.Esprimo profonda preoccupazione per le recenti e sempre più gravi tensioni in Libano, tra Israele ed Hezbollah. Tensioni salite pericolosamente di intensità dopo il barbaro attentato di ieri, a Majdal Shams, che ha colpito, ucciso e ferito ragazzi inermi su un campetto di calcio.La preoccupazione per un ulteriore peggioramento della situazione al confine tra Libano ed Israele, della possibilità di un nuovo fronte di guerra in una regione martoriata da decenni, si sovrappone a quella per la sicurezza del personale italiano ed internazionale impegnato nella missione ONU di Unifil. Il contingente italiano continuerà ad operare con dedizione, per evitare che ciò accada, secondo i principi del diritto internazionale.Da mesi sto chiedendo ai vertici delle Nazioni Unite di ragionare sui risultati raggiunti dalla missione e sulla necessità di cambiare le regole di ingaggio e ridefinire una strategia.Oggi il tempo è scaduto e siamo di fronte ad una nuova urgenza che non consente di perdere tempo. La comunità internazionale tutta deve applicare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. È l’unico modo di prevenire una devastante guerra anche in Libano. La risoluzione prevede una fascia tra la Linea blu ed il Fiume Litani, senza armi se non quelle di Unifil e delle Forze armate Libanesi. In questi anni così non è stato. Ora non si può più far finta di nulla“.

fonte: comunicato stampa n.80.