Annullata l’assoluzione per il Maresciallo Maggiore Fabio Manganaro, militare che aveva bendato Gabriel Natale Hjorth.
Nuovo processo per il bendaggio dell’americano, Hjorth
La Cassazione annulla il verdetto d’appello: Fabio Manganaro torna in aula nuovamente.
In un primo momento la magistratura era stata clemente nei confronti del sottufficiale, in funzione del fatto che, subito dopo il fermo dei due statunitensi, la tensione cresceva in maniera importante negli uffici dell’Arma, e altri colleghi sembrava quasi volessero aggredire quel ragazzo, accusato di avere ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
Il Maresciallo Manganaro, come risultato dalle carte del Processo conclusosi in appello (e che a seguito del quale il TAR dovette rintuzzare la sanzione disciplinare che gli era stata inflitta), ebbe a utilizzare un foulard per bendare uno dei ragazzi accusati dell’omicidio del carabiniere, appunto Gabriel Hjorth (italo-americano). Questo per disorientarlo, quindi calmarlo, e – di contro – proteggerlo dal clima pesante che si era creato, tra la rabbia per l’omicidio del collega e l’adrenalina per un’operazione di polizia giudiziaria rapidissima che, a poche ora dall’assassino, aveva già portato all’arresto dei due autori.
Quindi, appello bis per Manganaro, la Cassazione non ha dato seguito a quanto deciso dai giudici d’Appello, provvedendo a un rinvio, si aspettano comunque le motivazioni, quanto meno, secondo gli ermellini, perché sia valutata la corresponsione civilistica del danno nei confronti del giovane Hjorth.
Nel mente, ritornando con la mente al 26 luglio 2019, e se da una parte assistiamo al teatro giudiziario ancora in corso, dalla altra parte, quella più vera e intima, continuiamo a piangere la morte di un ragazzo che tutti ricordano come una persona straordinaria ed esemplare: Mario Cerciello Rega.