Piano del Mare, una conferenza di valore

In un’epoca turbolenta come l’attuale, il mare riassume la sua importanza, perché non è “solo” navigazione, ma molto di più: geopolitica, volano di tecnologia, espressione di potenza, commercio. A Roma, oggi, una conferenza sul tema.

Il mare: una risorsa, mille sfaccettature

mare, una conferenza

Svariati sono gli interventi che si susseguiranno quest’oggi, a Roma, presso la sala dei Gruppi Parlamentari, considerando la presenza di elementi istituzionali di varia caratura e, quindi, differenti punti di vista. Verrà presentato il piano del mare.

Si passerà, abbastanza agevolmente, dall’ecosistema militare, quindi della sicurezza a tutto tondo, al mondo accademico, fino a giungere al terzo settore, tutto questo tra una minaccia terroristica e il “faro statunitense” che si allontana sempre più (o almeno cosi cara).

Ottimo l’intervento di Cristina di Silvio (United States Foreign Trade Institute) che, di fatto, potrebbe rappresentare una sintesi dell’intera giornata di Studio.

piano del mare una conferenza di valore Difesa Magazine

Dice infatti la dott.ssa Di Silvio:

Negli ultimi due anni, come noto, in varie parti del mondo, numerosi, gravi eventi hanno mostrato l’effettivo vulnerabilità dell’ordine marittimo globale. Solo per fare qualche esempio, possiamo ricordare i danni subiti
dal gasdotto Nord Stream 2 nel Mare Baltico, le interruzioni delle esportazioni di cereali dal Mar Nero ed i ripetuti gravi attacchi alla navigazione nel Mare Rosso: possiamo dunque affermare che gli oceani oggi sono chiaramente degli spazi contesi per gli affari internazionali.

Occorre seriamente interrogarsi sui motivi di quanto sta accadendo. Dopo la fine della Guerra fredda, si è dato per scontato di poter utilizzare liberamente le rotte marittime e tutti i Paesi sono diventati sempre più dipendenti dallo sfruttamento dei fondali marini e dal flusso continuo di merci, dati e risorse primarie. Le vie marittime sono diventate le fondamenta della prosperità del XXI secolo, solcate da soggetti con caratteristiche diverse, sia statali che privati.

Il trasporto marittimo internazionale è il mezzo più efficiente ed economico per il trasporto di merci su scala mondiale. Essendo affidabile e a basso costo, in condizioni di normalità, non solo facilita il commercio globale ma contribuisce alla prosperità delle nazioni e dei popoli. Ma, come segnalato poc’anzi, viene sempre più di frequente esposto ad attacchi e a crescenti pericoli.

L’aspirazione globale attuale è dunque quella di creare un settore marittimo internazionale che sia sicuro, protetto ed efficiente, costituendo una componente essenziale per una crescita economica verde e sostenibile.

La promozione di una navigazione e di uno sviluppo marittimo sostenibili è una delle principali priorità dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per i prossimi anni. Pertanto, efficienza energetica, nuove tecnologie e innovazione, istruzione e formazione marittima, sicurezza marittima, gestione del suo traffico e sviluppo delle sue infrastrutture saranno alla base dell’impegno del l’IMO nel fornire un quadro istituzionale in grado di sostenere un sistema globale di trasporto marittimo verde e sostenibile.

Per quanto riguarda l’Unione Europea è del tutto evidente che la sicurezza marittima è di vitale importanza per i suoi Stati membri che insieme, costituiscono la più grande zona economica esclusiva combinata al mondo. L’economia dell’Unione Europea dipende in larga misura dalla sicurezza degli oceani. Solo per inquadrare la situazione, oltre l’80 % del commercio mondiale e circa due terzi dell’approvvigionamento mondiale di petrolio e gas sono estratti in mare o trasportati via mare. Fino al 99 % dei flussi globali di dati sono trasmessi attraverso
cavi sottomarini. Va da sé, dunque, che il settore marittimo mondiale deve essere sicuro al fine di sfruttare pienamente il potenziale degli oceani e dell’economia blu sostenibile. L’Unione Europea intende fortemente rafforzare l’ampia gamma di strumenti di cui dispone per promuovere la sicurezza marittima, sia civile che militare.

Per farlo in maniera efficace è necessario sapersi adattare alle nuove sfide in materia di sicurezza approntando tutti i mezzi utili per poterle affrontare in maniera adeguata. Le dilaganti attività illecite, quali la pirateria, il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, il traffico di armi e stupefacenti e il terrorismo, rimangono sfide cruciali. A queste si affiancano tuttavia minacce nuove e in evoluzione, legate all’aumento della concorrenza geopolitica, ai cambiamenti climatici, al degrado dell’ambiente marino e agli attacchi ibridi e informatici.

Si tratta di una criticità che deve diventare un’opportunità che porti a promuovere soluzioni sostenibili alle molteplici questioni di sicurezza marittima che l’Unione Europea e la comunità internazionale si trovano ad affrontare. È anche un’opportunità per rafforzare il ruolo e la credibilità dell’Unione Europa a livello internazionale. I recenti sviluppi geopolitici, come l’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina, ci ricordano con urgenza che l’Unione Europea deve rafforzare la propria sicurezza e potenziare la capacità di agire non solo sul proprio territorio e nelle proprie acque, ma anche nel vicinato e oltre.

Di primaria importanza è dunque la strategia europea per la sicurezza del mare (EUMSS). Essa consente all’UE di intervenire per proteggere i suoi interessi in mare e proteggere i suoi cittadini, i suoi valori e la sua economia.

La strategia per la sicurezza marittima, aggiornata nel 2018, promuove la pace e la sicurezza a livello internazionale nonché il rispetto delle norme e dei principi internazionali, garantendo nel contempo la sostenibilità degli oceani e la protezione della biodiversità. La comunicazione congiunta e il piano d’azione associato specificano diverse azioni integrate che risponderanno agli interessi dell’Unione Europea. A tal fine l’UE rafforzerà gli interventi nell’ambito di sei obiettivi strategici: Intensificazione delle attività in mare, Cooperazione con i partner, Ruolo guida nella sensibilizzazione al settore marittimo, Gestione dei rischi e delle minacce, potenziamento delle capacità, Istruzione e formazione.

La strategia aggiornata e il relativo piano d’azione contribuiranno ad attuare la strategia dell’Unione Europea per la sicurezza e la difesa.

Una più stretta cooperazione tra le autorità civili e militari, in particolare attraverso lo scambio di informazioni, la promozione di una governance dei mari basata sul rispetto delle norme e lo sviluppo della cooperazione internazionale nel settore marittimo sono gli imprescindibili punti di riferimento di questo importante
percorso.

Possiamo dunque affermare che l’Unione Europea e diventata un attore riconosciuto nella sicurezza marittima, conducendo le proprie operazioni navali, rafforzando la consapevolezza del settore marittimo e cooperando con un’ampia gamma di partner esterni dimostrando di saper rispondere adeguatamente alle minacce e alle sfide per la sicurezza marittima di oggi e del futuro rispecchiando la dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7 sulla sicurezza e la prosperità marittima che si sta svolgendo ora dal 12 al 14 Marzo a Charlevoix, Canada