Massimo Sestini, fotoreporter, vigile e cosciente dopo un grave incidente, la Polizia di Stato lo aspetta per tanti altri servizi.
Massimo Sestini: molto più di un fotoreporter
Ai più forse non dirà nulla, eppure avranno visto i suoi scatti, servizi fotografici da embedded, “infiltrato” tra le file dei reparti speciali della Marina Militare Italiana, al seguito di unità della polizia di stato.
Una combinazione di arte e informazione, quella di Massimo Sestini, che mira a creare un ponte tra le forze dell’ordine e la comunità, accrescendo la consapevolezza del pubblico riguardo al lavoro quotidiano svolto.
Massimo è molto più di un reporter: vive per il lavoro, lavora per vivere, e il suo lavoro fa sognare, toccare con mano chi osserva i suoi lavori, facendo rivivere il presente “a distanza”.
Sestini è in terapia intensiva, non è in pericolo di grave ma le sue condizioni destano preoccupazioni.
Un passo indietro: il malore si è avuto durante una immersione in lago, in Trentino, dove era in corso una sessione di esercitazioni per istruttori subacquei per le immersioni sotto ghiaccio nel lago di Lavarone.
Massimo Sestini, 61 anni, fotoreporter, che lavora per Corriere della Sera e Corriere fiorentino, avrebbe accusato un malore. Il fotografo si era immerso insieme a un istruttore, ad alcuni metri di profondità sotto il ghiaccio del lago è andato in arresto cardiaco, venendo soccorso dal compagno che lo ha riportato in superficie e rianimato.
Tra i suoi servizi:
Uomini Oltre -COMSUBIN, Rodorigo editore (2019)
1971 – 2021 Le Ali della Polizia – Da 50 anni in volo, Gruppo Editoriale (2021)
La più bella del mondo – Nave Amerigo Vespucci, con Maki Galimberti. Sillabe (2022)
Le aquile della Marina, Marina Militare – Giunti (2023)
Sue anche le foto della Costa Concordia, degli attentati di Capaci e Via D’Amelio.