Le accuse per patite molestie sessuali superano i primi vagli, i fatti sono accaduti in acque internazionali.
Molestie a carico di alcune marinaie
Il teatro operativo è la nave Martinengo, il periodo è agosto-dicembre 2021, i protagonisti sono l’allora comandante del bastimento, R.C., e due graduati, G. N. e G.L., che dovranno rispondere delle accuse di maltrattamenti, violenza sessuale, minacce a inferiore, quindi un combinato di violazione che spaziano dall’ordinamento penale militare a quello ordinario.
Secondo quanto denunciato dalle vittime, una decina, varie sarebbero state le circostanze che vedrebbero i tre coinvolti, in concorso tra di loro, per richieste di di rapporti sessuali a giovani militari, utilizzando linguaggio non consono e a sfondo sessuale, episodi di molestie, quindi, sia verbali che fisico.
Gli episodi indagati dalla Procura di Taranto hanno portato ad appurare – tra le altre cose – che:
- una delle ragazze sarebbe stata costretta a congedarsi a causa del forte disagio maturato;
- una seconda collega, per sfuggire alle attenzione degli indagati, avrebbe finto differenti orientamenti sessuali, finendo per essere ugualmente molestata dall’Ufficiale che avrebbe tentato di tagliarle i capelli.
Al comandante, ovviamente, le maggiori responsabilità, anche in funzione del mancato controllo rispetto al personale sottoposto, tollerando e agevolando la commissione di azioni delittuose cui egli stesso era compartecipe.