Soverato (CZ), tre pattuglie dei carabinieri per fermare un’auto che non si era fermata all’alt.
Pattuglie e inseguimenti un “classico” riscoperto da poco
La cronaca sempre più spesso riporta notizie relative a inseguimenti tra forze dell’ordine e “la qualunque”, ovviamente ora la notizia assume un rilievo differente alla luce dei fatti di Milano, con la morte di Ramy.
Benpensanti tracciano anche dei nuovi profili interpretativi, facendo riferimento al distinguo circa l’inseguito, se minorenne o maggiorenne, se a bordo di ciclomotore o autovettura; in taluni casi facendo anche riferimento alla proporzionalità, dimenticando – o sottacendo – le condizioni operative e di contesto che, comunque, non possono ricadere solo sulle forze dell’ordine, e l’incidente di Ragusa ne rappresenta la classica cartina tornasole.
A Soverato, in provincia di Catanzaro, un’autovettura non si ferma all’alt imposto dai carabinieri, ne nasce un inseguimento tra le strade cittadine. Si arriva a Davoli marina, intervengono altre pattuglie, tra autoradio e macchine in circolo, l’inseguimento termina a Isca, con una macchina della locale stazione carabinieri speronata dalla BMW dei fuggitivi.
Esito? Conducente senza patente, passeggero con 1400 euro in contanti e sostanza stupefacente.
Certamente bastava prendere il numero di targa.