Alle 18 Assad non ha fatto alcuna conferenza, online sono state uplodate delle foto del figlio dalla terrazza del palazzo presidenziale, l’info-war continua, la resistenza ancora tiene.
Resistenza allo stremo, Assad non è a Damasco (cnn)
Si è avuto solo un punto stampa organizzato dallo Stato Maggiore delle Forze Armate lealiste, nessuna nota di Assad alla popolazione, possibile che i jet fossero per la sua famiglia, il Presidente dopo essersi confrontato con l’Iran?
Come era possibile immaginare è stata una dichiarazione autocelebrariva, quella dello Stato Maggiore della Difesa Siriana, inneggiante la sua resistenza:
«Il nostro valoroso esercito continua a svolgere le sue operazioni contro i raduni terroristici a ritmi elevati nelle direzioni delle campagne di Hama e Homs e nella campagna settentrionale di Daraa, infliggendo centinaia di morti e feriti ai terroristi».
Il Comando generale delle forze armate siriane riferisce che:
«Il nostro valoroso esercito continua le sue operazioni a Homs, Aleppo e Hama».
Sembra ignorata la presa di Sanmin, nella campagna di Daraa, a circa 20 km dalla periferia della capitale, ignorata anche la cattura della prigione politica di Damasco, e quindi la liberazione di centinaia di prigionieri.
Preoccupazione da parte di Israele, che teme infiltrazioni dei ribelli jihadisti nel Golan.
Nel frattempo, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani:
«Ho presieduto oggi una riunione con i nostri Ambasciatori nei Paesi del Medio Oriente e interessati alla crisi per fare un punto sulla situazione in Siria e nella regione. Lavoriamo per la protezione dei civili, per garantire la sicurezza dei cristiani e delle altre minoranze. Vogliamo scongiurare nuova crisi umanitaria. Restiamo in stretto contatto anche con i partner G7 per una soluzione politica alla crisi, necessaria per stabilità regionale».