Secondo fonti Al-Arabiya si sapeva della morte di Sinwar già da ieri.
Sinwar ucciso “per caso”
Le autorità israeliane dopo aver preso tempo, prima di confermare l’uccisione del nuovo leader di Hamas, hanno sciolto ogni indugio. Mancava solo il DNA, le impronte dentali e digitali (disponibili per la comparazione perché già in carcere in Israele) avevano già confermato l’identità, ora è giunta una dichiarazione nel senso da parte del ministro degli esteri di Israele: Sinwar è stato eliminato.
La morte parrebbe essere avvenuta nella serata di ieri, a seguito di occasionale scontro, nei pressi di Rafah, e non sia dovuta a fonti di intelligence ma a mera coincidenza rispetto a un controllo del territorio sempre più pressante da parte delle forze dell’IDF.
Certamente appare difficile conoscere i particolari di questa operazione, fosse anche il tutto dovuta a occasionalità; Sinwar pare indossasse dell’esplosivo, e anche l’immobile che lo ospitava aveva della cariche li depositate, ma senza ostaggi.
Sarebbe interessante studiare le dinamiche del crollo della struttura e le condizioni del corpo del terrorista, ma solo per avvalorare le tesi che circolano in rete in questo momento.
Rimane, ugualmente, un duro colpo quello assestato da Israele all’organizzazione terrorista, considerando che Sinwar era realmente un leader-combattente e non “politico”, difatti è morto nella Striscia di Gaza e non era solito soggiornare nei lussosi hotel di Doha.