Giornata mondiale contro le droghe: i numeri della tossicodipendenza

Presentata la relazione annuale sulla tossicodipendenza in Parlamento.

Lo scorso 25 giugno è stata presentata la relazione annuale, che – di fatto – rappresenta una istantanea sul fenomeno tossicodipendenza nel paese, con talune criticità rilevate:

  • si conferma la crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 e i 19 anni rispetto all’anno precedente: quasi 960mila, pari al 39% della popolazione studentesca, riferiscono di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno;
  • anche gli accessi in Pronto Soccorso droga-correlati, 8.596 in tutto, hanno fatto registrare un aumento del 5% rispetto al 2022; il 12% di questi accessi ha esito in ricovero.
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Tossicodipendenza ed ecosistema penale

Nel 2023 sono oltre 81.000 i procedimenti penali pendenti per i reati di produzione traffico e detenzione illecita di sostanza stupefacente (art. 73 DPR 309/1990).

Ancora, più di 4000 per associazione finalizzata al traffico (art. 74).

La relazione, facendo riferimento ai dati desumibili dal sistema informativo del casellario giudiziale, le persone condannate per reati inerenti agli stupefacenti, rappresentano l’11% del complessivo.

Per quanto riguarda la popolazione carceraria:

  • 34% sono i detenuti ristretto per reati inerenti al tema;
  • i ristretti con tossicodipendenza sono il 29%;
  • il 15% dei ragazzi tra 15 e 24 anni sono ristretti per reati droga correlati.

Nel 2023 oltre 6 mila persone alcool/tossicodipendenti sono state prese in carico dall’ufficio esecuzioni penali esterne, significando il 9% del totale.

Facendo riferimento al particolare contesto, il Ministero della Giustizia ricorda che l’affidamento in prova ai servizi sociali ha riguardato il 9,5% delle persone che, nella loro globalità, sono stati incluse nella particolare misura e che 855 sono stati ammesse a lavori di pubblica utilità.

Fentanyl nelle carceri

Il Ministro della Giustizia, Nordio, in occasione della presentazione di questo report, ha affrontato i rischi del fentanyl, potente analgesico oppioide, fino a 100 volte più potente della morfin, letale anche in piccole dosi.

Il Ministro, nell’annunciare una più stretta collaborazione con la Procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ha invitato a sensibilizzare opinione pubblica sulla pericolosità della particolare sostanza e, parimenti, ha rivelato l’avvio di un’attività di monitoraggio sulla diffusione del fentanyl nelle carceri.