Concorsi da Vice Brigadiere, la storia infinita del 6° e la scalpitante attesa del 28°

Sul 6° concorso da vice brigadiere dell’Arma interviene il SIM Carabinieri ma nessuno si accorge che ci sono 1000 idonei del 28 concorso interno pronti a dire si alla chiamata

Concluso il concorso per Vice Brigadieri ma, nonostante siano stati già avviati i corsi di preparazione, continuano le rinunce da parte dei militari vincitori, di volta in volta contattati.
Fenomeno, questo, che cesserà solamente quando termineranno i concorrenti da contattare, forse.

Riteniamo inammissibile interpellare un vincitore di concorso per proporgli una sede distante chilometri dal luogo di dimora, soltanto perché lì c’è la vacanza organica.

E’ assurdo che, nella situazione economica attuale che attanaglia l’intera nazione e vede il continuo rialzo dei prezzi del carburante, si possa pensare di spostare un padre di famiglia in sedi distanti da casa, con conseguente aggravio economico non indifferente su tutta l’economia familiare.

Perchè è palese che il grado conseguito non crei nuovi benefici, se non in termini di prestigio e ampiezza lavorativa.
Non sarebbe forse più corretto, se non opportuno, creare dei sovra organici laddove a breve ci saranno pensionamenti?

Oppure, più semplicemente, sostituire gli Appuntati con i Brigadieri?
Noi crediamo nel bene dell’Amministrazione ma l’Arma deve ambire al benessere e alla gratificazione che meritano i suoi Carabinieri.


Alla nota del SIM giungono le considerazioni di molti aspiranti vincitori del 28° concorso che,

“senza troppi calcoli e con molto entusiasmo sarebbero pronti a dire si senza badare a distanze e sacrifici”.

Così si legge nei gruppi social dedicati al bando dove circa 730 vincitori, dei 1000 idonei, attendono da mesi di essere chiamati. Allora perché non prendere tutti e 1000 gli idonei e alimentare di forza giovane la categoria dei brigadieri.