L’Europa attiva Copernicus per cercare Raisi

L’alta tecnologia satellitare europea arriva in soccorso del popolo iraniano ma le notizie sono sempre più incerte e si teme il peggio.

“Su richiesta di assistenza iraniana stiamo attivando il servizio di mappatura di risposta rapida Copernicus EMS in vista dell’incidente in elicottero che avrebbe trasportato il Presidente dall’Iran e il suo ministro degli Esteri”.

Così su X il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic.

Copernicus EMS On Demand Mapping fornisce informazioni dettagliate su richiesta per situazioni di emergenza selezionate derivanti da disastri naturali o causati dall’uomo in qualsiasi parte del mondo.

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La mappatura rapida fornisce informazioni geospaziali entro ore o giorni da una richiesta di servizio al fine di supportare le attività di gestione delle emergenze subito dopo un disastro.

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Il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami, accompagnato da alcuni alti ufficiali dei Pasdaran, si è recato nella zona dell’incidente dell’elicottero con a bordo il presidente iraniano, Ebrahim Raisi. Lo ha riferito l’agenzia Fars.

L’Europa attiva Copernicus per cercare Raisi

Proseguono le ricerche dell’elicottero che trasportava il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il suo entourage, di cui si sono perse le tracce nel pomeriggio e per il quale si è parlato prima di uno schianto e poi di un “atterraggio difficile” o “d’emergenza” a causa delle avverse condizioni meteo.

Le notizie restano contrastanti: smentito il ritrovamento del velivolo, annunciato dalla tv di Stato, la Mezzaluna rossa riferisce che le squadre dei soccorritori si avvicinano all’area dove dovrebbe trovarsi l’elicottero.

E i Pasdaran hanno annunciato di aver ricevuto un segnale dall’elicottero e dal cellulare di un membro dell’equipaggio che consentono l’individuazione esatta del luogo. Intanto, i soccorritori sono stati costretti a proseguire a piedi nelle vicinanze del luogo dell’incidente, perché la forte pioggia ha causato un aumento del fango e le strade non sono asfaltate, situazione che rende complesse le operazioni.

L’elicottero dovrebbe essere nell’area montuosa presso il villaggio di Uzi nelle foreste di Asbaran (Azerbagian orientale). Sono a lavoro 65 squadre di soccorso e diversi Paesi, tra cui Iraq, Turchia, Arabia saudita e Russia hanno offerto il loro aiuto.

A bordo dell’elicottero anche il ministro degli Esteri Abdollayan, di rientro con Raisi da un incontro con il presidente azerbaigiano Ilham Aliyev, al confine tra i due Paesi, sulle rive del fiume Araks.

I due presidenti hanno partecipato all’inaugurazione della diga Kyz-Kalasy. Nel pomeriggio la tv di stato iraniana ha riferito che il ferimento o la morte dei passeggeri a bordo dell’elicottero “non può essere confermato”.

La televisione di Stato iraniana ha aggiunto che l’incidente è stato causato dalle condizioni meteorologiche avverse. Una risposta a distanza dopo che il canale israeliano Channel 12 aveva reso noto, citando fonti diplomatiche occidentali, che Raisi sarebbe morto nell’incidente.

La tv di stato ha anche riferito che è stato stabilito un contatto con un passeggero e un membro dell’equipaggio che erano sull’elicottero su cui viaggiava Raisi, citando un funzionario iraniano anonimo. Il vicepresidente iraniano per gli affari esecutivi Mohsen Mansouri lo ha confermato all’agenzia di stampa semi-ufficiale FARS: poiché i funzionari sono entrati in contatto “diverse volte” con un passeggero e un membro dell’equipaggio di volo poco dopo l’incidente, “sembra che l’incidente non sia stato grave”, ha detto Mansouri.