“È probabile che la Russia si troverà a lottare con le sfide logistiche e amministrative necessarie per radunare persino i 300.000 riservisti mobilitati dal decreto di Putin”. Lo sottolinea l’intelligence britannica nel suo rapporto quotidiano sulla situazione sul campo in Ucraina. Secondo gli 007 di Londra, Putin “probabilmente tenterà di schierare nuove formazioni con molte di queste truppe, che difficilmente saranno per mesi inadatte al combattimento”. Sempre secondo gli analisti britannici, “è probabile che anche questa mobilitazione parziale risulti altamente impopolare in parte della popolazione russa. Putin sta accettando un considerevole rischio politico nella speranza di generare la tanto necessaria potenza di combattimento. La mossa è di fatto un’ammissione che la Russia ha esaurito la sua scorta di volontari disposti a combattere in Ucraina“. Intanto salgono le proteste all’interno del Paese. Le forze dell’ordine russe hanno fermato 1.311 persone ieri sera durante le proteste proclamate in seguito all’annuncio della mobilitazione parziale del presidente, Vladimir Putin. Secondo quanto riferisce l’organizzazione non governativa Ovd, le proteste si sono svolte in 38 citta’ russe e sono durate sino a tarda notte.