L’editoriale sui cretini
Il portale Difesa Magazine è nato per avvicinare i cittadini al meraviglioso mondo della Difesa, degli Esteri, della sicurezza e delle grandi capacità del nostro Paese. Lavoriamo su argomenti a soglia bassa volutamente, proprio per raggiungere più pubblici e svolgere un’attività di promozione di un settore strategico e centrale per la nostra democrazia.
Donne e uomini che quotidianamente si spendono per aiutare, soccorrere, offrire servizi di prossimità di carattere operativo e istituzionale.
Vogliamo scrivere di azioni propositive, ma non possiamo non trattare i cretini come tali. Non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di nulla. No! I cretini vanno trattati come tali ed è bene che se ne parli per diverse ragioni.
La prima riguarda le vittime di soprusi, vessazioni, umiliazioni e altre forme di prevaricazione. Noi saremo sempre dalla parte di chi è stato leso e anche in questa occasione manifestiamo la nostra solidarietà e il massimo supporto.
La seconda ragione è relativa al fatto che svolgiamo un’attività “sentinella” ed è bene che gli sceriffi vivano con la paura di essere definiti, anche mediaticamente, dei cretini!
Ora una delle ultime vicende riguarda Pavullo, in provincia di Modena, dove una malcapitata ragazza in divisa ha avuto a che fare con un ufficiale che in altri contesti, tipo un battaglione mobile di dinosauri, quella penna gliel’avrebbero fatta mangiare, poi la cosa si sarebbe affrontata in sede giudiziaria, con calma.
Avremmo voluto vedere il genio del male usare quella penna al Reparto Mobile della Polizia di Padova o con un operatore del Tuscania.
La naja, caro genio del male, aveva i suoi codici, le sue condotte, i suoi tempi oramai superati, per fortuna. Oggi nelle fasi di accesso ai reparti speciali esistono ancora regolamenti non scritti che si basano su prove di forza e stress psicologici ma non viene mai fatto abuso o prevaricazione. Chi non ce la fa è accompagnato alla porta con rispetto.
Lo stesso rispetto che si applica ai detenuti o a chi ha sbagliato.
“L’intelligenza governa la forza”, ma probabilmente il genio del male era assente il giorno che hanno trattato queste nozioni.
Siamo quindi dell’opinione che a un cretino puoi togliere la pistola, il tesserino, le manette, la tonaca da prete o il bisturi e la penna, un cretino resterà comunque cretino, in qualsiasi ambiente esso si trovi.
Non centra il contesto, l’istituzione, il luogo o la funzione, un cretino è tale a prescindere.