Visita del presidente Meloni al contingente italiano in Libano.
Nella tarda mattinata di oggi, accolta dagli Alpini della Brigata Taurinense e dal Generale Enrico Fontana, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto visita al contingente italiano in Libano, alla base “Millevoi” di Shama.
La Meloni ha incontrato sia le forze impiegate nell’ambito della missione Unifil che una rappresentanza di militari della missione italiana bilaterale in Libano (Mibil). In totale 1.256 militari.
“Voi non ci siete durante le feste con la famiglia – ha affermato –, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti. Rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. Perché la pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, è sacrificio”.
“Sono qui soprattutto a dire grazie, a nome dell’Italia, per aver scelto di indossare una divisa”, ha proseguito.
“Grazie per aver capito che indossarla significa saper usare tanto la testa quanto il cuore. Grazie per aver studiato, perché sapevate anche che portare la divisa impone professionalità e competenza. Grazie per aver accettato di venire fino a qui in Libano, dove da decenni le nostre forze armate costituiscono un pezzo fondamentale della missione Unifil”.
“Una missione – ha spiegato – che per la nostra nazione è indispensabile, in una terra che è culla di grandi civiltà e che per molto tempo è stata anche un modello nella capacità di convivenza fra diverse tradizioni e confessioni religiose”.
Il Libano è “una nazione a cui l’Italia è legata da una lunga storia di amicizia, che riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri nel Medio Oriente”.
“Qui – ha aggiunto il presidente del Consiglio – oltre al lavoro che portiamo avanti nell’ambito delle Nazioni Unite, l’Italia declina il suo impegno anche a livello bilaterale con la missione Mibil”.
“Un’attività volta a formare e sostenere le forze di sicurezza libanesi, a loro volta essenziali per salvaguardare il quadro istituzionale di questa nazione. Era un lavoro importante ieri – ha chiuso la Meloni – e diventa fondamentale oggi”.
Al termine del suo intervento, il presidente del Consiglio ha mangiato con i nostri militari presso la mensa della base “Millevoi” di Shama e si è intrattenuta in una sfida estemporanea di calcio balilla.
Libano, Meloni ai nostri militari: 1.256 costruttori di pace