GIORNATA DEL VETERANO: IL SOTTOSEGRETARIO ISABELLA RAUTI E IL CAPO DI SMD AMMIRAGLIO GIUSEPPE CAVO DRAGONE NEI GIORNI SCORSI HANNO INCONTRATO I VETERANI ITALIANI
Parlare di Veterani vuol dire certamente parlare di valori, di donne e uomini che avevano e hanno obiettivi da raggiungere, di storia e di identità di un Paese.
I veterani rappresentano quanto di più nobile ci sia nella Nazione, una testimonianza che andrebbe raccontata nelle scuole, nei luoghi lavoro, negli uffici pubblici e privati di realtà che si riconoscono in una comunità di ideali e nei colori di una bandiera.
Non vi è alcuna ideologia, non vi è nazionalismo, non ci sono risvolti negativi di alcun genere se a parlare saranno coloro che per una idea di pace o libertà hanno sacrificato la loro esistenza.
La Giornata del Veterano
Con l’istituzione della Giornata del Veterano, avvenuta con Decreto ministeriale del 13 settembre 2022, la Difesa, anche in Italia, ha riconosciuto il ruolo determinante dei militari che hanno servito il Paese riportando danni permanenti.
Grazie a quel documento si rinnova, ogni anno, l’impegno alla promozione dei diritti delle persone con disabilità affinché siano parte attiva in ogni ambito della vita sociale, perché “nessuno resti indietro”.
La ricorrenza, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, è un ulteriore segnale d’attenzione del sistema Difesa, sempre più “punto di riferimento” per coloro che nel corso della propria vita militare hanno visto la propria esistenza profondamente segnata e la sua celebrazione non è che l’ultimo passo verso la valorizzazione del patrimonio di esperienze e conoscenze di cui tutti i veterani sono portatori, all’insegna di uno scambio reciproco: “la Difesa per il Veterano e il Veterano per la Difesa”.
Le parole di Isabella Rauti per la Giornata dei veterani
“I nostri veterani portano addosso e dentro, storie personali e professionali che costituiscono un patrimonio di esperienza condiviso e di inestimabile valore per la Difesa e la societa’ civile”
Così il sottosegretario alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari ed alle politiche per la disabilita, intervenendo alla seconda giornata del veterani.
“Oltre a celebrare la seconda Giornata del Veterano ci siamo incontrati con l’intento di prendere atto dei risultati raggiunti e con la volontà di assumerci ulteriori responsabilità disegnando progettualità di prospettiva.
Il nostro obiettivo è anche quello di riflettere sui nuovi scenari della ricerca nel campo della riabilitazione attraverso l’impiego di nuove tecnologie come la robotica, la realtà virtuale, il metaverso per il trattamento delle disabilità motorie e cognitive.
Ai nostri veterani ed agli atleti del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa, che sono esempio di impegno, disciplina, lealtà, forza di volontà e spirito di sacrificio, va tutta la nostra gratitudine; un riconoscimento dovuto che deve essere sostanziato con l’assunzione di impegni concreti per creare un modello italiano, inclusivo e propositivo, del ruolo del Veterano.
Dobbiamo rovesciare la prospettiva e pensare ai nostri veterani e agli atleti paralimpici come una parte attiva della Difesa e della società, attraverso una interpretazione estensiva della figura e del concetto del veterano”
ha concluso il sottosegretario Rauti.
Anche in Italia serve un simbolo per condividere l’orgoglio
In molti paesi la Giornata del Veterano rappresenta un momento di unione e spesso, indossando uno stesso accessorio, i cittadini si ritrovano negli stessi principi dei veterani. La Giornata della Memoria e la Giornata del Veterano vengono associate in molte nazioni e i modi di celebrare sono diversi. Ad esempio il papavero rosso. La relazione tra il papavero, fiore simbolo di questa ricorrenza, e il Remembrance Day deriva dalla poesia “Nei campi di Fiandra”, dell’ufficiale medico canadese John McCrae. L’emblema del papavero venne scelto perché questi fiori sbocciavano in alcuni dei peggiori campi di battaglia delle Fiandre nella I guerra mondiale. Il loro colore rosso è un simbolo appropriato per lo spargimento di sangue della guerra di trincea.