Da La Zanzara – Radio 24
La combattente italiana Giulia Schiff torna in Ucraina e a La Zanzara su Radio 24 racconta: “Ho sparato, tutti lo abbiamo fatto. Putin è più di un criminale, è peggio di Hitler”. “Se Putin scomparisse tante famiglie starebbero meglio, i bambini avrebbero un futuro”. “Per me sarebbe un onore ucciderlo. Non ci sono nazisti in Ucraina, è pieno di ebrei che combattono. Anche il mio compagno è ebreo ed ha una collana con un simbolo come la svastica, ma non è quella dei nazisti…”. “Non sono una mercenaria, come dice qualcuno. La Legione fa parte dell’esercito ucraino…”. “La mia lotta è come quella dei partigiani”
L’ex pilota dell’Aeronautica Militare Giulia Schiff, 24 anni, negli ultimi giorni è stata in Italia, ma adesso sta per tornare in Ucraina a combattere come volontaria per la Legione Internazionale. E la giovane veneta, dice a La Zanzara su Radio 24 che già oggi sarà nuovamente sul fronte insieme al suo fidanzato ucraino. “Non posso attualmente combattere – dice la Schiff – per motivi di salute, e anche il mio compagno ha avuto un problema. Comunque andiamo al fronte a portare aiuti umanitari con la nostra ambulanza. Io non sono una mercenaria come qualcuno mi accusa di essere, faccio parte della Legione Internazionale all’interno delle forze armate ucraine”. Poi racconta i primi tempi in guerra: “Ho fatto lavoro di logistica a fianco di ufficiali dell’Intelligence e dopo un periodo come istruttrice sono entrata nell’esercito. Ho sparato? Tutti abbiamo sparato. Mi venivano dati poco più di un migliaio di euro, ma con mesi di ritardo, quindi ho campato con i miei soldi”. Su Vladimir Putin, Giulia Schiff, non fa sconti: “E’ molto più di un criminale, è l’Hitler 2.0 di questo secolo. Ma è un complimento perché dovrebbe esser definito peggio ma non abbiamo altri paragoni possibili. Senza di lui tanti bambini avrebbero futuro, tante famiglie la casa e non sarebbero state spezzate. Se sparisse sarebbe un posto migliore. Sarebbe un grande onore essere la persona con la mira libera su una persona del genere. La vivo come una lotta partigiana”. Ai microfoni de La Zanzara, la Schiff chiarisce sulla presenza di nazisti in Ucraina: “Non ci sono, ma sono arrivati da altri parti d’Europa, dall’est, sono stati stimolati dalla propaganda putiniana. Anzi, è pieno di ebrei che combattono sul fronte, il mio ultimo team era a prevalenza ebraica e si chiamava Masada. Pure il mio compagno è ebreo e al collo ha una collanina con una cosa simile alla svastica. Sono simboli, questi, che esistevano prima del nazismo. Gli ucraini sono legati alla propria storia”.