Medio Oriente, Unifil cambi regole d’ingaggio, pronto piano di evacuazione

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha denunciato come “atto criminale” l’attacco israeliano alla periferia meridionale di Beirut nota come El Dahye, una delle principali roccaforti del gruppo sciita Hezbollah, e ha aggiunto che si riserva il “diritto di prendere misure per scoraggiare l’ostilità israeliana”.

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Medio Oriente, Unifil cambi regole d’ingaggio, pronto piano di evacuazione

“Per quanto riguarda i soldati italiani presenti in Libano sono messi in sicurezza ma come ho chiesto al ministro della Difesa, Guido Crosetto, vogliamo sapere dalle Nazioni Unite che regole di ingaggio dare visto che la situazione sta cambiando di giorno in giorno”.

Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg1.

“Attualmente lì abbiamo due contingenti, uno a Beirut e uno al confine con Israele. L’Italia è pronta a proteggere e tutelare i nostri connazionali in tutti i modi possibili”.

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Medio Oriente, Unifil cambi regole d’ingaggio, pronto piano di evacuazione

L’Iran, alleato di Hezbollah, ha condannato il feroce raid israeliano a Beirut.

“L’azione feroce dei criminali sionisti nella periferia di Beirut non può certamente fermare l’orgogliosa resistenza del Libano nell’onorevole percorso di sostegno ai palestinesi oppressi e di resistenza all’aggressione del regime di apartheid israeliano”

Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani.

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1200 soldati via in 48 ore

Due giorni, forse anche meno, questo il tempo necessario per evacuare i militari Unifil presenti in Libano. Già sulle piste, pronti al decollo, i C-130 dell’Aeronautica Militare.

Contemporaneamente a largo di Iraklion, a Creta, naviga il cacciatorpediniere Luigi Durand de la Penne della Marina Militare, che può raggiungere le coste libanesi in meno di 24 ore per far salire a bordo gli uomini impegnati sulla blu line.

Un’altra unità navale italiana potrebbe raggiungere, già nelle prossime ore, le acque vicine al Libano per garantire maggiore supporto in caso di evacuazione.

Le operazioni sarebbero coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze che monitora ogni singolo istante l’area di crisi ed è pronto ad attivare una reazione rapida come accaduto in altre occasioni.