ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) ha scritto allo Stato Maggiore Esercito per avere alcuni chiarimenti circa il riconoscimento, o meno, del recupero della giornata festiva per il personale militare, comandato a prestare servizio in altro luogo, nella giornata in cui ricade la festività del Santo Patrono nella propria sede di servizio o in quella in cui è stato inviato.
Il quesito, sollevato dai tesserati ASPMI, è stato inoltrato allo Stato Maggiore dell’Esercito – I Reparto Affari Giuridici ed Economici del Personale, che ha risposto prontamente.
Il problema riguarda il personale inviato in servizio isolato e che, comandato a prestare servizio in altra sede, non fruisce, di fatto, della festività al pari del personale militare rimasto nella propria sede stanziale.
ASPMI inoltre, ha chiesto chiarimenti in merito alla posizione amministrativa del personale che, viceversa, viene comandato a prestare servizio attivo in altra sede, in cui viene aggregato, durante la festività del Santo Patrono.
Lo Stato Maggiore Esercito, condividendo pienamente la rilevanza della problematica avanzata da questa sigla sindacale, ha richiamato l’attenzione del Vertice interforze ed evidenziato che le risultanze saranno oggetto di specifica disciplina in Forza Armata.
Quello che ASPMI si augura è che ci possa essere un indirizzo univoco che non penalizzi il personale e che vada, ad ogni buon conto, nella direzione del riconoscimento del beneficio in parola.