“All’indomani dell’ennesimo gesto estremo posto in essere da un appartenente alle forze di Polizia (ci riferiamo ai noti e tristi fatti di Asso, in provincia di Como) che ci rivolgiamo al neo ministro Guido Crosetto affinche’ le proposte da noi elaborate possano essere un contributo per le sue preziose riflessioni”. Lo scrive in una lettera aperta Antonio Serpi, segretario generale Sindacato italiano militari Carabinieri, con il contributo della dottoressa Laura Seragusa, Capo Dipartimento Salute e benessere dello stesso sindacato. “Occorre una valutazione costante del militare durante tutto il servizio al fine di accertare il mantenimento dei requisiti psichici, l’analisi approfondita del rischio di stress-lavoro correlato, applicare livelli diversi di idoneita’ al servizio in funzione delle esigenze specifiche – si legge nel documento. “Non si puo’ sottovalutare – prosegue Serpi – la carenza degli psicologi e di medici presenti nell’Arma dei Carabinieri: 40 unita’ per piu’ di 110 mila carabinieri e’ un numero irrisorio rispetto a quello dei militari. Ci consideri a sua totale disposizione – conclude Serpi – come tecnici e come carabinieri, per immaginare le strategie che meglio possano portare allo sviluppo del benessere organizzativo. A tutti noi sta a cuore il benessere degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri. Il loro benessere significa il benessere dell’Organizzazione stessa, il benessere della nostra amata Arma dei Carabinieri”.