Il SIM Carabinieri, unitamente alle altre sigle sindacali del comparto difesa e sicurezza, è stato convocato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per un incontro tecnico fondamentale per la prosecuzione delle procedure negoziali relative al rinnovo del contratto per il triennio 2022-2024.
Durante l’incontro il Segretario Generale del SIM Carabinieri, Antonio Serpi, primo a prendere la parola in virtù del riconoscimento della rappresentatività, ha sottolineato con fermezza che le risorse allocate dal governo risultano largamente insufficienti rispetto al tasso di inflazione registrato nel triennio, che ha raggiunto il 16,7%.
Si tratta di € 1.537.977.526, corrispondenti a un aumento circa del 5,9% rispetto ai livelli attuali.
Il SIM Carabinieri ha illustrato una soluzione che mira ad implementare le già scarse competenze fisse nonostante le limitate risorse attualmente disponibili.
La proposta prevede la destinazione dell’intera somma stanziata superiore a 388 milioni di euro sulle competenze fondamentali, così da recuperare una parte della forbice che si è creata nel triennio 2022-2024, con un nuovo ulteriore stanziamento attraverso il DEF già dal 2025.
Il SIM Carabinieri, conscio che il tema dell’incontro non era quello di discutere l’incremento o la creazione di nuove indennità, considerate le scarse risorse a disposizione, insufficienti ad aggiornare quelle già esistenti, ha chiesto di incontrare il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, affinché il Governo stanzi nuove risorse indispensabili per le indennità accessorie ormai ferme da anni.
Il sindacato ribadisce poi che le somme stanziate al netto sono deludenti e non sono sicuramente quelle annunciate dagli spot politici.
SIM Carabinieri: Contratto 22-24, risorse insufficienti