Strade Sicure
Il Cocer Esercito, in rappresentanza degli uomini e delle donne della Forza Armata esprime il proprio apprezzamento per le risorse allocate nel ddl 926 riferito alla legge di bilancio con il quale vengono allocate maggiori risorse sullo straordinario, passando dalle 14,5 ore mensili del 2018 alle promesse 55 ore mensili retribuite per i militari che operano nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”.
Con questo provvedimento i militari vedono concretizzarsi il percorso di equiordinazione nel trattamento economico con gli operatori delle Forze di Polizia impegnati in attività paritetiche; condizioni che questo organismo di rappresentanza in passato aveva fortemente voluto.
Il Cocer Esercito auspica, pertanto, che durante l’iter per l’approvazione parlamentare il provvedimento non subisca modifiche al “ribasso” e che, il lavoro dei Soldati al servizio del Paese, sia sempre più gratificato trovando soluzioni anche per l’annosa problematica delle giornate di recupero non usufruibili per esigenze di servizio.
Il Cocer, tuttavia, evidenzia che l’incremento previsto non è sufficiente a garantire il pagamento delle rimanenti ore di lavoro straordinario per mancanza di adeguata copertura finanziaria.
Operazione Strade Sicure
L’Esercito Italiano conduce, sul territorio nazionale, l’Operazione “Strade Sicure” ininterrottamente dal 4 agosto 2008, in virtù della Legge n. 125 del 24 luglio del 2008 e della Legge n. 178 del 30 dicembre 2020 che ha prorogato l’operazione in relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo, attraverso l’impiego di un contingente di personale militare delle F.A., che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza. Tale operazione è, a tutt’oggi, l’impegno più oneroso della Forza Armata in termini di uomini, mezzi e materiali.
Il primo contingente, articolato su 3.000 donne e uomini dell’Esercito Italiano, ha operato a disposizione dei Prefetti delle Province per svolgere servizi di vigilanza di siti ed obiettivi sensibili, inclusa la vigilanza ai Centri per l’immigrazione, nonché compiti di perlustrazione e pattugliamento in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia.
La preparazione dei militari impiegati nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure” attribuisce specifica enfasi all’impiego nel contesto urbano, alle procedure di interazione con la cittadinanza, nonché a quelle capacità che consentono – laddove indispensabile – l’esercizio proporzionato, discriminato e legittimo della forza.
Vi è un grande sforzo nel contemperare una presenza e una postura equilibrata sul territorio con l’esigenza di fronteggiare una minaccia particolare, imprevedibile e spesso portata con lo scopo deliberato di coinvolgere la popolazione civile.
Dal 2008 ad oggi l’Operazione ha visto variare la sua consistenza numerica a seguito di provvedimenti adottati nel corso di specifici eventi (es.: EXPO 2015, “Giubileo straordinario della Misericordia”, G7, sisma nel Centro Italia e sull’Isola di Ischia, XXX Universiade e Vertice G20 di Roma)
oppure per fronteggiare esigenze di sicurezza di alcune specifiche aree del territorio nazionale (es.: “Terra dei Fuochi”) o nell’ambito delle attività connesse a particolari situazioni emergenziali (es.: Emergenza COVID-19 per il quale il contingente dell’Operazione è stato integrato da un’aliquota incrementale di 753 unità da maggio 2020 a marzo 2022).
Inoltre, nel corso dell’ultimo quinquennio, i militari dell’Operazione “Strade Sicure” sono intervenuti, con compiti di presidio d’area e controllo degli accessi, per fare fronte alle seguenti situazioni di emergenza:
– sisma sull’Isola di Ischia (NA), in data 21 agosto 2017;
– crollo del Ponte Morandi, Genova, in data 14 agosto 2018;
– eventi metereologici nella Provincia di Belluno, in data 27 ottobre 2018;
– sisma nell’area etnea della Provincia di Catania, in data 26 dicembre 2018.
La componente di Comando e Controllo garantisce l’idonea interfaccia con le Autorità di Pubblica Sicurezza 24 ore su 24, provvedendo, qualora richiesto dalle citate autorità, a riconfigurare le modalità di svolgimento dei servizi in aderenza alle ordinanze emanate da Prefetture e Questure (oltre 1.200 ordinanze dal gennaio 2020) ed attagliare il relativo supporto logistico, amministrativo e sanitario.
Tra gli obiettivi vigilati rientrano siti istituzionali, luoghi d’arte, siti diplomatici, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e della metropolitana, valichi di frontiera, luoghi di culto e siti di interesse religioso, (35 tra i siti vigilati sono dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO) a cui si deve aggiungere il controllo delle aree interessate al fenomeno dello sversamento illecito e ai roghi di rifiuti nella c.d. “Terra dei Fuochi” e delle zone evacuate a seguito di eventi calamitosi ed emergenziali.
A partire dal 2018, al fine di assicurare un più qualificato contributo nelle attività di controllo del territorio, è stato avviato un processo di valorizzazione delle peculiarità tecniche, finalizzato all’impiego in operazione del personale in linea con le capacità e l’addestramento delle unità dell’Esercito. Tra i provvedimenti adottati in tal senso dalla F.A. rientrano la riconfigurazione dei servizi in senso dinamico e la contestuale riduzione dei servizi meramente statici, nonché l’impiego di assetti ad alta connotazione tecnologica (ad esempio gli assetti Aerei a Pilotaggio Remoto nella c.d. “Terra dei Fuochi” che incrementano la capacità di osservazione) al fine di accrescere la Situational Awareness attraverso l’acquisizione di immagini e video.