SI E’ RIUNITO A ROMA IL COMITATO PER LA SICUREZZA
E’ durata circa un’ora e mezza al Ministero dell’Interno la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La convocazione della riunione ha fatto seguito all’attentato terroristico avvenuto venerdì scorso a Mosca.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla quale, oltre al sottosegretario Nicola Molteni, hanno partecipato i vertici delle Forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza.
Durante l’incontro è stata effettuata una attenta analisi dell’attentato terroristico a Mosca anche ai fini dell’aggiornamento delle misure di prevenzione antiterrorismo già disposte. Nel corso della riunione è stata evidenziata l’importanza di proseguire l’attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della intelligence per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale.
Tale specifica attività di prevenzione ha consentito, dal 7 ottobre 2023 ad oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del Ministro dell’interno. Nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal Ministro dell’Interno.
Anche in vista delle prossime festività pasquali è stata disposta una intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle Forze di polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, alla luce di un loro eventuale aggiornamento.
Le parole del Sottosegretario Alfredo Mantovano
“L’Italia ha sempre mantenuto costante l’attenzione verso la minaccia terroristica, su più fronti”.
Lo ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano durante un’intervista alla trasmissione “InMezzora” su Raitre.
“Su quello della sicurezza c’è molta attenzione da parte del Comitato ma rientra in una ordinaria attenzione. Così come periodicamente a distanza ravvicinata da 15 anni si riunisce il comitato che riunisce i vertici delle forze di polizia e di intelligence e punta a fare la prima cosa principale forse mancata anche a Mosca, cioè mandare in circolo le informazioni. Sul fronte del contrasto al terrorismo l’Italia realizza da anni un contrasto anticipato anche online, con sanzioni penali per chi organizza”.
Terrorismo e nuove forme di minaccia
“Il fronte principale della minaccia non è quello dei gruppi organizzati, ad esempio quello avvenuto a Mosca noi lo avremmo intercettato, quello più preoccupante, oggigiorno, è il reclutamento on line, che è molto più insidioso”.
“Da quando è scoppiata la guerra in Medio Oriente, abbiamo rinforzato i controlli, ci sono 250 luoghi più protetti in Italia. La nostra intelligence e le Forze dell’ordine sono sempre al lavoro, tanto che qualche giorno fa sono stati arrestati tre presunti terroristi palestinesi. Come ha anche detto il sottosegretario Mantovano, i rischi riguardano i soggetti che si autoradicalizzano più che gruppi organizzati”.
Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani alla trasmissione “Non Stop News”, su RTL 102.5.
Terrorismo, allerta massima anche in Italia. Rafforzate tutte le misure già in atto
Per Mosca manca la condivisione dei dati e la cooperazione internazionale
“La lotta al terrorismo richiede cooperazione internazionale ma il dialogo è attualmente sospeso per le crescenti tensioni nel mondo”.
Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov.
“La lotta contro il terrorismo è un processo costante che richiede una cooperazione internazionale su vasta scala. Tuttavia, ora si osserva che la cooperazione non è compiuta appieno, a causa del periodo di scontro acceso”
ha detto il portavoce ai giornalisti.
Cresce la preoccupazione in tutto il mondo
L’Isis ha colpito anche nella capitale russa con le stesse identiche modalità del Bataclan a Parigi. Se ci pensate il terrorismo islamico colpisce chi si diverte, chi fa musica, chi ha voglia di stare insieme in allegria. È accaduto anche il 7 ottobre al Rave Party nel sud di Israele. Perché mentre i giovani che ballano amano la vita, i terroristi che uccidono amano la morte.
Troppo spesso fingiamo di non valutare attentamente questa drammatica realtà. Bisogna essere chiari: questa è la più grave minaccia che il nostro pianeta sta subendo, la minaccia del fanatismo religioso. Ed è per questo che continuo, spesso isolato, a spiegare che serve un accordo con le leadership dei paesi arabi riformisti per evitare lo scontro di civiltà”.
Lo scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella Enews del 25 marzo.
L’Ungheria condanna fermamente l’attacco terroristico avvenuto venerdi’ scorso al Crocus City Hall, nella regione di Mosca. Lo ha affermato in un’intervista all’agenzia di stampa “TASS” il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, parlando a margine del forum Atomexpo-2024 a Sochi, in Russia.
“L’Ungheria è rimasta scioccata dalle immagini e dai video ripresi al Crocus City Hall. Condanniamo questa brutale forma di terrorismo nel modo più duro. Dobbiamo combattere il terrore a livello globale. E’ ovvio che si tratta di una sfida globale, e al fine di combatterla abbiamo bisogno di un impegno internazionale”, ha affermato il capo della diplomazia ungherese.
Szijjarto ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, augurando anche una pronta guarigione ai feriti.
“Vorrei anche augurare a tutti i cittadini russi, così come a tutti i cittadini nel mondo, che un attacco terroristico così brutale non si ripeta mai più in nessun angolo del mondo”, ha concluso il ministro.
“Il pericolo del terrorismo islamista rimane acuto” . Lo ha detto la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, dopo il grave attentato nei pressi di Mosca che ha causato la morte di oltre 130 persone. “In base a tutto ciò che è noto finora, si può presumere che il gruppo terroristico ‘Stato Islamico Provincia del Khorasan’ (Ispk) sia responsabile dell’attacco terroristico omicida vicino a Mosca”, ha detto Faeser alla Sueddeutsche Zeitung, aggiungendo che “questo attacco, come il recente attentato nella città iraniana di Kerman, mostra quanto seriamente debba essere presa la minaccia globale rappresentata dal terrorismo islamista”.
In Germania, martedì scorso la Procura federale ha fatto arrestare due presunti islamisti della propaggine dell’Is nella zona di Gera in Turingia che, apparentemente, stavano pianificando un attacco al parlamento svedese. Le misure di protezione notevolmente rafforzate adottate dalle autorità di sicurezza a Colonia nel periodo di Natale e Capodanno miravano anche a proteggere da possibili attacchi da parte dello Ispk, ha spiegato Faeser, sottolineando che “la scena islamista è al centro dell’attenzione dell’Ufficio federale della polizia criminale (Bka), dell’Ufficio per la protezione della Costituzione (Bfv, l’intelligence interna tedesca= e delle autorità di sicurezza dello Stato”.