ROS e SCO individuano un covo di MMD e spunta il collegamento con la Magliana
Le attività, fa sapere in una nota la stessa Procura, sono state delegate congiuntamente ad investigatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Le attività, fa sapere in una nota la stessa Procura, sono state delegate congiuntamente ad investigatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
La cerimonia a Dubai, dove l’Arma è salita sul podio classificandosi prima, tra ben 138 Paesi concorrenti, per l’operazione ‘Tramonto’ del Ros, relativa alla cattura di Matteo Messina Denaro
Il boss Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio dopo ben 30 anni di latitanza, è morto nell’ospedale de l’Aquila dove era ricoverato da agosto. Il padrino, 62 anni, era malato da tre anni di tumore al colon. Venerdì era
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è entrato in coma irreversibile. Secondo quanto si apprende da fonti mediche oggi le condizioni di salute del boss, affetto da un tumore, sono vertiginosamente precipitate. Il capomafia arrestato il 16 gennaio scorso è
È Fabrizio Corona, il fotografo dei VIP, l’uomo coinvolto nell’inchiesta della DDA di Palermo che ha portato all’arresto di un maresciallo dei Carabinieri e di un consigliere comunale di Mazara del Vallo (Trapani) con l’accusa di avere consegnato materiale coperto
“I Carabinieri che hanno catturato Matteo Messina Denaro hanno deciso di destinare il premio di 10mila euro, ottenuto per la missione riuscita, alla cura dei bambini oncologici dell’ospedale civico di Palermo”. Lo scrive su Twitter il parlamentare Davide Faraone. Ebbene
Tratto dall’articolo de La Sicilia Mentre si indaga per ricostruire la rete di protezione che ha garantito la lunga latitanza del boss Matteo Messina Denaro, sempre più persone si stanno presentando, in modo spontaneo, nelle stazioni dei carabinieri o nei
Estratto dell’articolo di Francesco Patanè per “la Repubblica” C’è poco da sorridere e la felicità è solo di facciata se dopo la cattura scopri che il latitante più pericoloso e ricercato d’Italia viveva da normale cittadino nel paese dove sei
SCOPERTO ANCHE UN QUINTO E SESTO COVO DI MATTEO MESSINA DENARO IN QUESTI MINUTI . I CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO DI TRAPANI CON IL ROS HANNO SCOPERTO IL QUARTO COVO IN VIA SELINUTE 74 A CAMPOBELLO DI MAZZARA , CASA
Due telecamere interne ma nessuna che riprende il bagno, come dispongono le normative UE. Il carcere è quello di massima sicurezza dell’Aquila che può ospitare 300 detenuti. La stanza, come riporta l’illustrazione del Corriere della Sera, è arredata anche di
Nessun trionfalismo, semplicemente una rinnovata consapevolezza di capacità e azione. L’editoriale E come ogni grande evento che accade vi sono sempre tanti pensieri, critiche, commenti, analisi e retroscena che riempiono giornali e discussioni da salotto. Alla fine, però, c’è un
“Ho saputo dell’arresto nel momento in cui è avvenuto. Era ragionevole pensare che l’incessante lavoro che le forze dell’ordine stavano svolgendo da tempo potesse portare quanto prima al risultato. E confermo di sentirmi un uomo fortunato per aver vissuto in
Individuato il covo del boss Matteo Messina Denaro, arrestato ieri a Palermo. Il boss si nascondeva a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, in pieno centro storico, nello stesso paese di Giovanni Luppino, arrestato insieme a Denaro nell’operazione di
Di Antonio Alizzi per La C News24 Fine della latitanza. Matteo Messina Denaro è stato assicurato alla giustizia dopo essere stato “uccel di bosco” per 30 anni. Proprio il 15 gennaio 2023 ricorreva il trentennale della cattura di Totò Riina,
La notizia arriva da Palermo ma non sono ancora chiari i dettagli. In queste ore in Sicilia, in molte Questure e comandi dei Carabinieri, stanno suonando le sirene. La notizia arriva a poche ore dalle dichiarazioni di Piantedosi e Giannini.
‘MI AUGURO DI ESSERE IL MINISTRO CHE ARRESTERA’ MATTEO MESSINA DENARO‘ lo ha detto il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi durante la conferenza stampa che si è tenuta ad Agrigento, dove il numero uno del Viminale ha presieduto il Comitato
Sono circa 70 i provvedimenti emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti altrettante persone, 35 delle quali gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto
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